DIARIO DI VIAGGIO - Cose da non fare a Londra
Ero partita in viaggio, con l’intento di raccontare le bellezze di Londra attraverso gli occhi di un Diario di viaggio, ma sfortunatamente, o fortunatamente, non è andata proprio così.
Doveva essere un viaggio di pochi giorni, ma è riuscita a diventare un avventura tant’è che non saprei nemmeno da dove iniziare a raccontare tutti gli imprevisti che mi sono capitati.
Ecco a voi la guida ufficiale di “COSA NON FARE A LONDRA IN 4 GIORNI”
Ecco a voi la guida ufficiale di “COSA NON FARE A LONDRA IN 4 GIORNI”
La prima serie di imprevisti inizia proprio prima di partire. Programmo di prendere un treno che dalla mia città mi porterà fino alla stazione di Bologna centrale la sera prima. Il treno viene però cancellato. Siamo costretti quindi a prendere la macchina, guidiamo in direzione aeroporto fino al parcheggio P4, e, una volta parcheggiata l'auto, attendiamo la corriera che passa a prenderci per portarci all’aeroporto insieme ai nostri bagagli. Il bus però fatica a funzionare, non ingrana, l’autista cerca di proseguire a rilento,e con un po’ di fortuna riusciamo comunque ad arrivare in aeroporto sani e salvi.
Una volta arrivati passiamo un intera notte in sala d’attesa su “comodissime” sedie, dormendo uno sopra all’altro, con un occhio chiuso e uno aperto per controllare i bagagli. Giunte le 4 di mattina prepariamo i documenti per l’imbarco, il controllo dei documenti passa ma ai controlli mi bloccano, il metal detector inizia a suonare, eppure mi sono tolta addirittura le scarpe! I controlli si estendono ai tamponi anti droga, e al controllo fisico da parte della vigilanza concludono che sono una brava ragazza e mi lasciano passare.
Ci imbarchiamo, nonostante le poche energie che ci rimangono. Dopo il decollo l’intenzione era di godermi la vista ma irrimediabilmente crollo in un profondo sonno.
Scendiamo dall’aereo, e cerchiamo con non poche difficoltà di trovare il bus che da Stansted ci porterà fino alla fermata di Victoria Station.
Arriviamo finalmente a Londra ed è bellissima, entriamo in uno dei tanti prèt a mangèr (diffusa come la peste bubbonica nel medioevo) per fare colazione ma alla fine finisco tristemente con il mangiare un insalata alle 10 pensando fosse ora di pranzo. E’ ora di prendere la metro direzione South Kensigton, striscio la prepagata e passo attraverso i tornelli, il mio fidanzato rimane indietro non riuscendo a pagare perchè il contactless della carta di credito ha deciso di lasciarci, rimaniamo quindi distanti non riuscendo io ad uscire e lui ad entrare, Cerchiamo di risolvere la cosa parlandoci da lontano, ma un poliziotto inglese si avvicina chiedendomi se andasse tutto bene e se il ragazzo (il mio fidanzato) mi stesse in qualche modo infastidendo, spiego quindi il problema e mi fa uscire. dopo SOLO un'ora riusciamo a risolvere la cosa comprando un Oyster Card e finalmente scendiamo nei sotterranei della metro, arrivariamo a South Kensigton giusto in tempo per il check-in in albergo. Già al di fuori della porta l’impressione non è delle migliori, eppure su Booking sembrava un albergo così carino, intimo e dal sapore inglese, ma in realtà non proprio. Dopo aver pagato saliamo al terzo piano nelle nostre stanze, le scale rustiche sono legno con gradini che cedono, tre bagni condivisi con finestre che lasciavano entrare l’aria gelida di Londra, una stanza picccolissima con ragnatele e carta da parati scollate, ci rincuoriamo per il letto comodo e lenzuola pulite e su questo recuperiamo un po’ di energie, ci svegliamo nel pomeriggio e nonostante la pioggia decidiamo di fare un giro fino a Piccadilly Circus, un salto per cena a Leicester Square con fish & chips e birra in un pub, per poi ammirare Trafalgar Square di sera con alla spalle il British museum, una passeggiata nel quartiere di China Town stupendamente addobbata per l'occasione dell'anno del cane.
Cominciamo la giornata facendo una buonissima colazione (dipende dai punti di vista) in hotel, una colazione all’inglese che ci tenevo a provare, con due uova fritte, una fettina di maiale alla piastra, pomodori pelati, si esatto proprio quelli che usa mia nonna per fare il sugo però solo leggermente scaldati, con un tocco di fagioli al ketchup quest’ultimi completamente freddi, tutto accompagnato da un di mezzo litro di caffè insolubile che non mi dispiaceva.
La sera prima c’eravamo accorti di un problema non da poco, ovvero lo smarrimento della carta d'identità del mio fidanzato che mi ha permesso di rimanere da sola per tutta la mattina in giro per Londra, in quanto per recuperare un documento valido per tornare a casa ha passato mezza giornata tra consolato e ambasciata. Decido di visitare la zona di Green park per non perdermi il cambio di guardia a Bukingham Palace alle 11:30, per poi proseguire per Hyde Park e fare la serpentine road. Tutto molto bello, immerso nel verde, a volte il mio senso di orientamento mi abbandona, infatti giunta al tratto di strada del ritorno, decido di tagliare per non fare attendere il mio fidanzato, ma riesco a smarrirmi, dopo aver camminato per più di un ora giungo finalmente alla più vicina Tube station, credo fosse Knightsbridge, riuscendo a raggiungere il mio compagno che mi aspettava a Camden Town, una pioggia scrosciante inizia a scendere ininterrottamente e ci ripariamo nei mercatini coperti. Nonostante la poggia incessante non ci facciamo abbattere e facciamo anche un pò di shopping, per poi arrivare al Tate Modern ammirandolo dal Millenium Bridge.
GIORNO 3
Il tempo stringe ed è l’ultimo giorno, dopo una colazione veloce da Treats e un caffè americano in mano, visitiamo il cuore di Londra, con il Palazzo Wenstminster, il Parlamento, Il Big Ben , e una foto con dietro London Eye, un burritos a Covent Garden, una lunga passeggiata sul Tower bridge e un sacco di foto Reagent Park percorriamo un bel tratto di strada fino a Hamleys store, il negozio di giocattoli più grande del mondo imbattendoci nel quartiere di Carnaby Street. Arrivati in hotel ci docciamo e ceniamo con un hamburger a Kensigton street è ora di tornare e prepara i bagagli perchè domani si parte presto.
Sono le 3 di notte, ho dormito solo tre ore scarse, ed è prestissimo. il check in chiude alle 5.30 e per l’aeroporto dista 2 ore da dove siamo. Prenotiamo con Uber, ma per motivi oscuri non funziona, presi dallo sconforto ci incamminiamo e anche di corsa verso la fermata di Victoria Station, con i bagagli in mano al seguito, è buio e ed è freddo gelido che ci entra nelle ossa, quasi corriamo per 45 min fino alla Victoria Station per arrivare in orario, purtroppo per noi perdiamo la coincidenza e siamo costretti ad aspettare ulteriore tempo per strada, davanti alla fermata dell’autobus. Dopo quasi 2 ore arriviamo in Aeroporto esausti e facciamo i controlli, questa volta mi spoglio del tutto prima di passare sotto il metal detector comprese scarpe e calzini. Per il mio fidanzato non è la stesso, la sua valigia passa sul nastro per il controllo manuale del bagaglio a mano facendoci perdere un sacco di tempo. Facciamo colazione e ci imbarchiamo.
Siamo affranti dalla fine di questo breve viaggio, Londra è davvero bella, ma ci sono capitati troppi imprevisti per definirlo un caso! Qualcuno ci avrà fatto una maledizione? A voi la scelta.
Quali sono le cose più strane e fastidiose che avete incontrato in un vostro viaggio?! scrivetemelo qui sotto...e noi ci vediamo al prossimo articolo.
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Miriana
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