INCONTRO CON I SAMI - Lapponia in estate
GIORNO 3 Sveglia alle 8,30, anche se non è stato una sveglia simpatica, due ore prima, il nostro amico Ceco venuto in canoa, ha deciso di friggere uova e salsiccia, riempiendo la stanza di fumo, forse era per ringraziarci del rumore della sera prima! a colazione provo per la prima volta, porridge solubile e acqua, un uovo sodo, succo d'arancia e un caffè finlandese.
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| foto di Alberto Bruschi |
Siamo ripartiti dall'area di Kultahamina camminando per 20 km tra soli abeti, e fitti boschi, proseguendo prima lì dove il fiume si allarga, e poi costeggiando il fiume Kilpisjarvi alla nostra sinistra, dopo 2 km, ci siamo imbattuti in una piccola cascata la Ravadasköngäs falls, che raggiungiamo attraversando un ponte sospeso.
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E' quasi ora di pranzo, riprendiamo in fretta il nostro cammino. una decina di chilometri dopo riattraversiamo il Lemmenjoki, con la stessa barchetta del giorno precedente, questa volta lascio la guida della barca agli altri.
Pranziamo in riva al fiume, con pane di segale e salmone affumicato! c'è chi in tutta velocità decide di prepararsi comunque un pasto caldo con il fornelletto. E' ora di rimetterci in marcia! ognuno porta con sé, un sacchetto con gli avanzi del pasto, attaccati allo zaino.
Camminiamo ancora per 9 km attraversando il bosco, parliamo poco e rallentiamo il passo, poiché la fatica c'è e si fa sempre più presente! vogliamo tutti cercare di arrivare a un orario consono al Volkswagen. In queste interminabili foreste oltre l'innumerevole mole di zanzare, possiamo trovare anche l'abete rosso lo stesso che noi siamo abituati a vedere un mese l'anno travestito da albero di Natale.
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| foto di Alberto Bruschi |
Finalmente arrivati! , dalla contentezza lancio le bacchette da Nordic walking.
questa giornata è stata davvero molto dura, pensavo davvero di non potercela più fare, quasi non ci credevo! Alcuni di noi, io per prima, non riuscivamo più a tenere la posizione eretta, questo per darvi un'idea della fatica, che ci ricordava di aver avuto per ore 10 chili di zaino sulle spalle!
E' sera, sono le 22, e noi moriamo dalla voglia di mettere qualcosa sotto i denti, buttiamo gli zaini sul van e ci mettiamo alla ricerca di un ristorante aperto, stanno tutti chiudendo, i locali qui chiudono molto presto e riaprono al mattino molto tardi rispetto agli orari italiani. riusciamo ugualmente a trovarne uno, siamo solo noi, riusciamo a convincerli a prepararci un pasto caldo, finalmente a tavola, panino con hamburger di renna e zuppa di patate. pasto meritatissimo! non credete?
alle 23 andiamo in cerca di un posto dove accamparci per la notte, parcheggiamo di fronte a un piccolo lago, su un tappeto di licheni posto perfetto dove montare una tenda, lo facciamo con molta fretta, fa davvero molto freddo, siamo stanchissimi e la temperatura è di 5 gradi e promette di scendere, tremo mentre reggo una borraccia e cerco di lavarmi i denti vicino ad un albero.
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| foto di Alberto Bruschi |
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| foto di Claudio Donati |
Mi infilo in tenda e provo a pulirmi come posso, questo è già il secondo giorno che non vediamo una doccia calda e non abbiamo possibilità di lavarci, utilizzo qualche salvietta profumata ma non c'è comunque un buon odore GARANTISCO; mi butto nel sacco a pelo e mi chiudo a mummia cercando di trattenere il calore respirandoci dentro.
Ci diamo la buonanotte a distanza dalle nostre tende; questa volta mi addormento in fretta.
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